LETTURA DELL’ 8 OTTOBRE 2012
Federico García Lorca
Banderuola (Fuente Vaqueros, Granada, luglio 1920)
Veleta, Libro de poemas -1921
Voce recitante: Luigi Maria Corsanico
Fotografie di L.M. Corsanico – Cielos del Sur de Chile
Heitor Villa-Lobos
Melodia Sentimental
Traduzione di Carlo Bo
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Vento del sud,
bruno, ardente,
scendi sulla mia carne
e porti semi
di sguardi
brillanti col profumo
d’aranceti.
Fai arrossire la luna
e singhiozzare
i pioppi prigionieri, ma vieni
troppo tardi!
Ho già deposto la notte del mio racconto
nello scaffale.
Senza vento,
credimi,
gira, cuore;
gira, cuore.
Vento del nord,
orso bianco del vento!
Scendi sulla mia carne
tremante d’aurore boreali
col tuo strascico di spettri capitani
e ridendo di Dante.
O pulitore di stelle!
Ma vieni
troppo tardi.
La casa dell’anima è coperta di muschio
e ho perso la chiave,
Senza vento,
credimi,
gira, cuore;
gira, cuore.
Brezze, gnomi e venti
di nessun luogo.
Zanzare della rosa
di petali a piramide.
Alisei filtrati
fra gli alberi rudi,
flauti nella burrasca
lasciatemi!
Il mio ricordo
trascina pesanti catene
e l’uccello è prigioniero
quando disegna di trilli
la sera.
Le cose che se ne vanno non tornano piú,
tutti lo sanno,
e fra l’illustre moltitudine dei venti
è inutile lamentarsi.
Non è vero, pioppo, maestro di brezza?
È inutile lamentarsi.
Senza vento,
credimi,
gira, cuore;
gira, cuore.
Grazie Luigi per averla riproposta. Rassegnazione che è divenuta rinuncia o rinuncia da rassegnazione…come un triste canto del cigno si lascia cadere sul suo stesso destino.
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❤ Le cose che se ne vanno non tornano piú,
tutti lo sanno,
e fra l’illustre moltitudine dei venti
è inutile lamentarsi.
Grazie, Daniela, un abbraccio!
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inutile si, ma maledettamente umano ❤
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❤ Le cose che se ne vanno non tornano piú,
tutti lo sanno,
e fra l’illustre moltitudine dei venti
è inutile lamentarsi.
Grazie, Daniela, un abbraccio!
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